
Si ipotizza risposta immunitaria
L’encefalopatia di Lyme si manifesta con anomalie a livello cognitivo, riscontrate da test specifici, ma non è chiaro quali meccanismi siano alla base di questo fenomeno. “Le difficoltà cognitive, di memoria e di concentrazione spesso attribuite alla malattia di Lyme non sono causate da infezione a livello cerebrale o attivazione immunitaria nel sistema nervoso”, afferma Halperin, che per spiegare il meccanismo ha ipotizzato che “potrebbe esserci un’attivazione immunitaria a livello sistemico”.
Lo studio
Halperin e colleghi hanno eseguito test immunologici multipli per misurare citochine e chemochine in campioni di liquido cerebrospinale prelevati da 74 pazienti che si erano sottoposti a puntura a livello lombare per una possibile neuroborreliosi di Lyme (LNB). Numerosi marker infiammatori sarebbero risultati elevati nel liquido cerebrospinale dei pazienti con LNB e infiammazione a livello cerebrale, ma non nei pazienti con encefalopatia di Lyme o non-Lyme. In particolare, CXCL13 si sarebbe mostrato un marker sensibile e specifico per LNB nei pazienti con anticorpi intratecali specifici per Borrelia burgdorferi. Mentre i livelli del fattore di crescita delle T-cell, IL-7, sarebbero aumentati nei pazienti che avevano sintomi comportamentali, indipendentemente dal fatto che fossero affetti o meno dalla malattia di Lyme. Inoltre, i pazienti con encefalopatia e cefalea, che fossero affetti o meno da malattia di Lyme, avrebbero mostrato livelli aumentati di citochine sieriche indicativi di una risposta immunitaria di tipo Th17.
Fonte: Clinical Infectious Diseases
di Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
